Questo sito utilizza i cookies per il funzionamento. Cliccando su Ok ne consenti l'utilizzo
Vi presentiamo il programma di sabato 25 giugno, la giornata del Cicloraduno dedicata alla Maremma interna e ai suoi borghi medievali. I quattro percorsi giornalieri (breve, medio, lungo e mountain bike) accompagneranno i partecipanti alla scoperta dei borghi medievali della Maremma: Montemassi, Montorsaio, Paganico, Monte Antico, attraversando i boschi, i campi, le valli e le colline che caratterizzano la Maremma interna, forse meno conosciuta, ma ugualmente bella, ricca di storia e di scorci mozzafiato. Non solo, i percorsi permetteranno di scoprire anche un passato più recente della storia di questa terra, ma ugualmente affascinante: quello delle miniere di carbone di Ribolla.
(per partecipare ed iscriversi clicca qui)
Ecco il dettaglio dei singoli percorsi:
GIRO BREVE: IL CASTELLO DI MONTEMASSI E LA PIANA DI RIBOLLA.
Il giro breve comincerà con il trasferimento in pullman da Grosseto a Sticciano Scalo per permettere ai partecipanti di iniziare il percorso pedalado in tranquillità nelle silenziose stradine della valle tra Monte Lattaia e Pian del Bichi, raggiungendo poi il villaggio minerario di Ribolla per la sosta pranzo. Nel pomeriggio avverrà la visita al borgo medievale di Montemassi che sarà raggiunto in autobus e poi, si rientrerà in bicicletta a Sticciano Scalo. Il percorso misurerà in totale circa 30 km, con un dislivello complessivo in salita di 110 metri, dovuto alle leggere ondulazioni del terreno che raggiungeranno, al massimo, pendenze del 5%.
GIRO MEDIO: UN TUFFO NEL MEDIOEVO, IL CASTELLO DI MONTEMASSI.
Il giro medio del sabato presenta uno sviluppo di ben 75 km, ma quasi totalmente in pianura. Il dislivello complessivo, di circa 350 metri, dipende dalle leggere ondulazioni del terreno e dalla salita che conduce al Castello di Montemassi, una salità di 1,8 km al 4,2% di media. I numeri del più “lungo” tra gli itinerari "medi" del cicloraduno non parlano della ombreggiata SP di Roccastrada, della fresca sosta a Sticciano Scalo, porta del Parco Geominerario della Colline Metallifere, delle silenziose strade della valle di Monte Lattaia, del maestoso castello di Montemassi, appartenuto, a partire dall’XI secolo, alla potente famiglia degli Aldobrandeschi, che ne fecero un centro di vitale importanza lungo le vie del traffico del sale. Nel corso del Duecento, durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, il castello di Montemassi venne assediato e totalmente distrutto dall’esercito del Comune di Siena. L'assedio è ricordato nel famoso e controverso dipinto di Simone Martini: Guido Riccio da Foiano nell'assedio di Motemassi. Ricostruito dopo la vittoria dello schieramento guelfo, il castello passò nelle mani di Nello Inghirami Pannocchieschi, il signorotto tristemente citato da Dante nel V Canto del Purgatorio della Divina Commedia, per aver rinchiuso e ucciso la sua sposa, Pia dei Tolomei.
Dopo la visita al castello, i partecipanti raggiungeranno il villaggio minerario di Ribolla. Nel pomeriggio inizierà il rientro verso Grosseto, attraverso la pianura maremmana, dove un tempo era il Lago Prile, e adesso è un'esplosione di colori e profumi.
GIRO LUNGO: LA MAREMMA INTERNA DEI BORGHI E DEI BOSCHI.
Con uno sviluppo di circa 90 km è il percorso più lungo e varieganto dell'intero Cicloraduno e utilizza, nei primi 35 km, la traccia dell'ultima ciclovia di BICITALIA, la BI-18 Grosseto-Fano che congiunge Tirreno e Adriatico toccando Siena e Arezzo. Un itinerario dove il Paesaggio si fa Arte e, anche se solo per poche decine di km, scopriremo perché.
Dietro ogni curva, oltre ogni dosso, si svela un paesaggio nuovo e affascinante. Da Grosseto si punta verso verso nord, in direzione Siena risalendo in sponda destra la valle dell'Ombrone, 13 km di pianura ci separano dalla prima salita che si insinua, leggera e sinuosa nella macchia mediterranea accompagnandoci al primo borgo medievale, Batignano. Dopo una visita al borgo si prosegue, la rotta punta adesso verso nord est, la strada si fa ondulata verso quella che è la più lunga salita della giornata, circa 3 km con una pendenza media del 4,9% fino al borgo murato di Montorsaio, sentinella della Maremma e feudo Senese fin dal 1257. Si prosegue ora in discesa, un veloce nastro di asfalto tra la macchia e gli olivi secolari fino a Paganico, la porta della maremma nei lunghi secoli della transumanza. Qui i pastori pagavano la gabella al Comune di Siena, per noi sarà il luogo dove gustarci una meritata sosta pranzo all'ombra dei grandi pini marittimi del parco fuori le mura. Da Paganico, dove ritroveremo anche gli amici del percorso MTB, si riparte in direzione ovest lungo la SP del Tollero fino alla Stazione di Roccastrada. Siamo giunti al 43° km del nostro percorso raggiungendo quello che può essere definito come il "giro di boa", il panorama e la strada cambiano sotto le nostre ruote, non più salita ma leggera discesa e falsopiano, con alcuni tratti sterrati. Scivoliamo leggeri, verso la pianura dell'antico lago Prile. Direzione ovest, attorno a noi i colli che racchiudono la valle con i borghi di Montemassi, Roccastrada e Roccatederighi, che occhieggiano sopra di noi dalle alture del Sassoforte. Percorrendo stradine poderali, in larga parte asfaltate, giungeremo in vista della Via Aurelia, da qui a poco potremo incrociare anche il gruppo del percorso medio, con cui condivideremo l'attraversamento della piana di Braccagni (l'antico lago Prile) e gli ultimi 20 km di questo spettacolare itinerario storico attraverso la Maremma. Sviluppo totale: 88 km; dislivello in salita 720 mt; salita più lunga 3km con pendenza media 4,9%.
Giro MTB: PAGANICO, MONTE ANTICO E IL BOSCO DI PIETRATONDA.
Da Paganico, dove arriveranno con un breve trasferimento in pullman, i partecipanti al percorso MTB si ritroveranno a pedalare un brevissimo tratto della provinciale Amiatina, per poi entrare in uno scorrevole sterrato che li accompagnerà fino al congiungimento con la SP Leopoldina, nei pressi della Stazione di Monte Antico. Siamo nelle media valle dell'Ombrone e anche la via Leopoldina fa parte dell'itinerario proposto da FIAB alla Regione Toscana, quale percorso per la ciclovia BI 18 Grosseto-Fano.
Si risale la tortuosa strada costeggiata di cipressi che porta al castello di Monte Antico, regalandoci affacci mozzafiato sulla valle dell'Ombrone con il panorama che spazia fino a Montalcino e Buonconvento, laggiù, dove il fiume incrocia la Via Cassia e la Francigena. Si segue la via Leopoldina fino ad un incrocio indicato come l'Annunziata, per poi entrare in una lunga e suggestiva strada sterrata che ci porta a scollinare ai 257 m di poggio Cetinoni in località l'Imposto. Una veloce discesa ci riaccompagna a Paganico per la meritata sosta pranzo. Nel proseguo della giornata, l'itinerario lascia Paganico per riprendere la via della maremma inoltrandosi in un meraviglioso bosco di sughere attraverso la tenuta di Pietratonda. La lunga discesa sterrata che scopriremo all'uscita del bosco, sarà la stessa che avranno già percorso con il lungo e, dopo pochi km, giungeremo a Sticciano Scalo per riprendere il pulman del ritorno.
Sviluppo totale: 49,75 km; dislivello in salita 652 m; percorso ondulato con pendenze che variano dal 3 al 16%.
Regione Toscana - Provincia di Grosseto - Comune di Civitella Paganico - Comune di Follonica - Comune di Grosseto - Comune di Massa Marittima - Comune di Roccastrada - Comune di Orbetello - Comune di Scarlino - Comune di Magliano in Toscana - Parco della Maremma