Ore 9.00
: ritrovo Piazza Castello - Partenza per l’itinerario prescelto
Itinerario
azzurro- Si parte da Piazza
Castello, superato il Duomo e attraversata piazza Trento Trieste
percorrendo via Mazzini attraverso le strade medievali fino a via
Scandiana si arriva ai Palazzi di Schifanoia. Dal Palazzo di Lodovico il
Moro in via XX settembre tornando verso porta Reno ci si immette nella
pista ciclabile delle Mura per rientrare in città dal sottopassaggio
delle Mura degli Angeli. Si percorre Corso Ercole I d’Este incrocio
Palazzo dei Diamanti, Porta Mare, Piazza Ariostea, via Palestro, per
raggiungere il Castello Estense e infine Piazza Duomo
Itinerario
rosso- Si parte da Piazza
Castello e percorrendo Corso Ercole I d’Este si raggiunge il Palazzo
dei Diamanti, si entra in Porta Mare (Parco e Palazzo Massari ),
direzione piazza Ariostea, si svolta a sinistra per via Borso fino alla
Certosa per rientrare in Corso Ercole 1° d’Este. Dal sottopassaggio
delle Mura degli Angeli si giunge alla pista ciclabile del Parco Urbano.
Dopo aver concluso il percorso ciclabile si ritorna alle Mura. Si segue
il percorso verso viale Alfonso 1° d’Este, Porta Romana, via XX
settembre, Palazzo di Lodovico il Moro, via Mellone, via Brasavola, via
Scandiana, Palazzo di Schifanoia, via Borgo di Sotto, via Saraceno, via
Mazzini, ex Ghetto via Vittoria, Vignatagliata, San Romano, via delle
Volte, via Porta Reno per raggiungere Piazza Duomo
Ore 13.00
- pranzo libero in un ristorante convenzionato della città
GLI
ITINERARI DEL CICLORADUNO
LE
TERRE DI LUCREZIA
itinerario Azzurro km 40 (a/r)
Si svolge in un’
unica tappa ed è adatto a tutti i partecipanti, non presenta alcun tipo
di difficoltà, è completamente pianeggiante e percorribile con
qualsiasi tipo di bicicletta.
Tutti i partecipanti si incontrano in piazza Castello per la partenza.
Dopo aver percorso Viale Cavour, si entra nella pista ciclabile di via
IV Novembre, si prosegue per via Darsena, fino al sottopasso della
ferrovia e, superato il fiume Volano (ramo del Po che attraversa
Ferrara), si svolta a destra per via Arginone, si gira a sinistra
percorrendo la via Catena (seguire l’indicazione Albergo Fondo
Catene).
Si porsegue a destra in direzione Fondo Reno - Borgo Scolin e Coronella,
passando per Poggio Renatico si raggiunge Mirabello. Sosta alle “Pradine”
per ristoro e visita.
Le “Pradine”, Azienda Agricola Oasi Naturale con daini, cavalli
di razza Delta, bovini di razza frisona fa parte del circuito delle
fattorie didattiche e qui vengono prodotti, lavorati e venduti
direttamente : vino, grappa, noci, miele, latte di alta qualità e aceto
balsamico. L’azienda si può percorrere in bicicletta, a piedi e a
cavallo
IN
TRENO NEL PARCO DEL DELTA DEL PO
itinerario
rosso Km 85
itinerario azzurro 60
Dalla Stazione di
Ferrara sistemata la bicicletta sul vagone si parte tutti con lo stesso
treno e si scende alla stazione di Codigoro.
Qui si riprende la bicicletta e si giunge alla Riviera Cavallotti dove
si ammira il Palazzo del Vescovo un raffinato edificio di forte
influenza veneta e dopo circa 5 Km si giunge all’ Abbazia di
Pomposa. Gli storici fanno risalire l’origine dell’insediamento
dei monaci a Pomposa al VI-VII sec. Dal sec. XI al XIV sec. l’Abbazia
ha goduto di una grandissima fama per gli studi classici letterari e
religiosi e nell’XI sec. ed è qui che il monaco Guido d’Arezzo i ha
inventato la scrittura musicale basata sull’esacordo, ancora oggi in
uso. Dell’antico complesso abbaziale sono visitabili la chiesa con
affreschi di Vitale da Bologna, il refettorio con l’ultima cena
(XIV sec.) di Pietro da Rimini e il Museo. Del complesso
abbaziale di straordinaria architettura sono anche il Campanile dell’XI
sec. e il Palazzo della Ragione.
Imboccando la strada_Giralda e proseguendo
si raggiunge il Gran Bosco della Mesola, una foresta di 1061
ettari che costituisce l’ultimo esempio di selva che, fino a tardo
rinascimento, ricopriva tutta la zona costiera del ducato di Ferrara.
Percorrendo la via Corriera tra una vegetazione tipica delle zone umide
di acqua dolce, con canneti, e dove sono presenti aironi rossi, bianchi
e cinerini e cavalieri d’Italia, si raggiunge Volano. Da qui si
imbocca l’Argine Acciaioli e per raggiungere infine il Club
Spiaggia Romea (complesso Turistico immerso nella Pineta, vicino al
Lago delle Nazioni, un’ ampio spazio di acqua salmastra attrezzato per
gli sport acquatici e vicino alla Valle Bertuzzi dove vengono allevati
cavalli Delta Camargue e Tori),
Dopo il
ristoro si
parte per Ostellato passando per Comacchio. Dal Club spiaggia Romea, si
procede per Portogaribaldi - Lungomare, poi si costeggia il Portocanale
e da via Marina si raggiunge Comacchio dove si possono ammirare i
Trepponti (XVII sec)
Si procede per la
Provinciale per Ferrara e arrivati all’indicazione Oasi delle Valli
Ostellato si entra e si effettua la visita seguendo l’itinerario
in bicicletta all’interno delle Vallette.
Infine si riprende la”
Provinciale” per la stazione ferroviaria di Ostellato. Depositate
le biciclette nell’apposito vagone, si riparte per Ferrara.
L’
Itinerario azzurro
- Dalla Stazione di Ferrara all’Abbazia di Pomposa l’itinerario
verde è uguale all’itinerario azzurro sopra descritto.
Questo percorso però a
differenza del primo, prevede che, dopo la visita al complesso
abbaziale, i cicloturisti, per arrivare al Club Spiaggia Romea,
percorrano da dietro l’Abbazia un breve tratto di strada che porta
alla pista ciclabile che da passo Pomposa conduce a Volano, costeggiando
il complesso di Valle Bertuzzi a destra e a sinistra i terreni
bonificati di Valle Giralda e l’oasi delle Valli Canneviè
e Porticino. Qui il panorama è particolarmente suggestivo e non
sono rari gli avvistamenti anche dalla strada di folti gruppi di uccelli
soprattutto aironi e in certi periodi dell’anno fenicotteri rosa.
Suggerimento: dal
ristorante Canneviè si può decidere di lasciare le biciclette ed
effettuare il percorso naturalistico Canneviè - Porticino a piedi per
esplorare le valli salmastre solcate da canali che corrispondono agli
antichi lavorieri utilizzati un tempo per la pesca di valleDalle Valli
Canneviè e Porticino proseguendo per via di Volano, si prende la strada
panoramica Acciaioli e si arriva al Club Spiaggia Romea.
Dopo il ristoro al Club
spiaggia Romea, gli itinerari azzurro
e rosso seguono lo stesso percorso.
IL
GRANDE FIUME
itinerario
azzurro e itinerario
rosso
L'itinerario
azzurro: dal Castello Estense ci si dirige verso nord lungo
Corso Ercole I d’Este fino alle Mura cittadine (costruite da Biagio
Rossetti tra il 1493 e il 1505 per volontà del Duca Ercole I d’Este
allo scopo di difendere la città dagli attacchi di Venezia).
Procedendo lungo le
mura si incontra l’antica Porta degli Angeli e proseguendo attraverso
un fornice moderno è possibile arrivare al Parco Urbano. L’area è
ricca di piante, specchi d’acqua e sentieri che congiungono Ferrara al
suo fiume. Seguendo il perimetro ad est del parco per circa quattro
chilometri ci si raccorda al percorso ciclabile della “Destra Po”.
La “Destra Po” è la pista ciclabile di 125 Km (da Stellata a
Gorino) ed è la “prima” pista ciclabile italiana collegata a Eurovelo.
A Pontelagoscuro, superata
la ferrovia Ferrara-Venezia, si prende l’argine del Po e si giunge in
vista dell’Isola Bianca, una formazione sabbiosa ricoperta da bosco,
trasformata in oasi di protezione della fauna. Poco più avanti si
raggiunge l’abitato di Francolino, paese che vanta antiche
origini e fu importante porto commerciale. Qui il fiume scorre per
alcuni chilometri entro alti argini senza golene incombendo in modo
impressionante sulla campagna circostante. Superato l’ormeggio privato
de “La Chiatta” attrezzato per la pesca col bilancione, mentre il
fiume descrive una profonda ansa verso nord, compare sulla destra l’abitato
di Zocca e si seguono le indicazione per Ro Ferrarese dove
è prevista la sosta -ristoro presso “ l’Agriturismo Canova”.
Dopo la sosta nella
terra del “Mulino del Po” mirabilmente descritta da Riccardo
Baccelli, ci si immette nella ciclabile Ro Ferrarese - Guarda -
Copparo partendo da Zocca verso Borgo Fornace, Ruina e proseguendo per
Correggio - Baura - Pontegradella, si ritorna a Ferrara
L’ Itinerario
rosso. Dal Castello Estense, ci si dirige verso viale Cavour
si percorre la pista ciclabile di via IV Novembre si supera il Ponte
della Pace e si imboccano le vie Argine Ducale e Arginone, per
raggiungere Porotto. Da qui dopo 800 metri di strada
statale “Virgiliana” si scorge “La Diamantina” un ex
delizia estense che oggi è un’ azienda agricola modello e ospita il
Museo del “progresso contadino”. I documenti presenti all’interno
del Museo sono particolarmente significativi perché illustrano con
fotografie d’epoca, con carte del territorio e con macchine ed
attrezzi, le tecniche agricole in uso nel passato.
Procedendo e seguendo le indicazioni Ravalle, Porporana, Salvatonica si
giunge alla pista ciclabile “Destra Po” per arrivare dopo 60
Km a Ro Ferrarese presso l’azienda agrituristica “Canova” per la
sosta.
Finita la pausa “ristoro” i due gruppi ripartono insieme per Ferrara
immettendosi nella ciclabile Ro Ferrarese - Copparo, descritta per l’itinerario
azzurro
IN
CITTÀ : CIRCUITO DELLE MURA
Itinerario
azzurro e itinerario
rosso
In breve - Itinerari in
citta’
La città medioevale
Fino al XII sec. il ramo principale del Po, che ora scorre alcuni Km. a
nord della città, passava sotto le mura meridionali: qui sorgeva il
porto fluviale, per lungo tempo trafficato crocevia di merci. A sud del
centro sorge quindi la città più antica, estesa longitudinalmente
lungo le rive del grande fiume e intersecata dalle strade che mettevano
in comunicazione il porto con la zona dei mercati. Vi si trova una
struttura in larga parte intatta, con scorci di grande suggestione ed
importanti edifici civili e religiosi.
La città
rinascimentale
Durante tutto il Medio Evo e quasi tutto il XV secolo, il confine
settentrionale della città correva lungo l’attuale asse viario viale
Cavour- Corso Giovecca: A nord di questo limite esistevano tuttavia
numerosi edifici, anche prestigiosi, alcuni dei quali di proprietà
ducale. Nel 1492 Ercole I incaricò Biagio Rossetti di inglobare nel
centro urbano questa vastissima zona (la superficie della città ne
risultò più che raddoppiata) e il grande architetto e urbanista
concepì un piano che, per la sua originalità e razionalità, fece di
Ferrara la “prima città moderna d’Europa” riconosciuta dall’UNESCO
“quale esempio eccezionale di città del Rinascimento”.
L’itinerario
azzurro - Da Piazza
Castello passando davanti al Duomo (XII sec.) oltrepassando piazza
Trento Trieste si entra in via Mazzini. Qui si attraversano le strade
dell’ex ghetto e le strade medievali fino ai Palazzi di Schifanoia
( Sala dei Mesi - affreschi del XV sec.) e di Lodovico il Moro
(Museo etrusco).
Tornando verso porta Reno da via XX Settembre ci si immette nella pista
ciclabile delle Mura da Porta Paola fino al sottopassaggio delle Mura
degli Angeli e si rientra in città.
Costeggiando il terrapieno delle mura verso la porta degli Angeli si
entra in Corso Ercole I d’Este per raggiungere il quadrivio del
Palazzo dei Diamanti. Da qui si svolta verso sinistra per via Porta
Mare e nel raggiungere Piazza Ariostea si incontra il Palazzo
Massari.
L’
Itinerario rosso - Si
parte da Piazza Castello e percorrendo Corso Ercole I d’Este si
raggiunge il Palazzo dei Diamanti, si entra in Porta Mare (Parco e
Palazzo Massari ), direzione piazza Ariostea, si svolta a sinistra per
via Borso fino alla Certosa per rientrare in Corso Ercole I d’Este.
Dal sottopassaggio delle Mura degli Angeli si giunge alla pista
ciclabile del Parco Urbano.
Dopo aver concluso il percorso ciclabile si ritorna alle Mura. Si segue
il percorso verso viale Alfonso I d’Este, Porta Romana, via XX
settembre, Palazzo di Lodovico il Moro, via Mellone, via Brasavola, via
Scandiana, Palazzo di Schifanoia, via Borgo di Sotto, via Saraceno, via
Mazzini, ex Ghetto via Vittoria, Vignatagliata, San Romano, via delle
Volte, via Porta Reno per raggiungere Piazza Duomo